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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

Sic transit Gloria mundi

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È morta l'Annita. Aveva ottantanove anni. Me la sono trovata davanti nei manifesti mortuari alla fermata dell'autobus al cimitero monumentale, già cremata da giorni. Non sapevo neanche che il suo nome si scrivesse con due enne. La mia prima bambola di pezza con la tuta arancione, regalo suo si dice, la chiamavo con una sola, come la moglie di Garibaldi, a volte addirittura senza l'A iniziale, 'Nita. La mia mamma ride ancora quando lo racconta. Era la moglie del padrone, l'affittuario dei locali dove i miei lavoravano. Quello che minacciava lo sfratto ogni tre per due, e che faceva i dispetti da dietro casa allagando ogni notte il pavimento del locale con la gomma da giardino. Era piccola, emessa e silenziosa, l'Annita, l'opposto del marito che pareva sempre Mussolini nell'atto di far le prove a cavallo a Predappio. Gestivano la cartolibreria giocattoli, di là dall'abitazione che divideva in due gli spazi pubblici. Invidiavo un po' quella casa con