Sic transit Gloria mundi

È morta l'Annita. Aveva ottantanove anni. Me la sono trovata davanti nei manifesti mortuari alla fermata dell'autobus al cimitero monumentale, già cremata da giorni. Non sapevo neanche che il suo nome si scrivesse con due enne. La mia prima bambola di pezza con la tuta arancione, regalo suo si dice, la chiamavo con una sola, come la moglie di Garibaldi, a volte addirittura senza l'A iniziale, 'Nita. La mia mamma ride ancora quando lo racconta. Era la moglie del padrone, l'affittuario dei locali dove i miei lavoravano. Quello che minacciava lo sfratto ogni tre per due, e che faceva i dispetti da dietro casa allagando ogni notte il pavimento del locale con la gomma da giardino. Era piccola, emessa e silenziosa, l'Annita, l'opposto del marito che pareva sempre Mussolini nell'atto di far le prove a cavallo a Predappio. Gestivano la cartolibreria giocattoli, di là dall'abitazione che divideva in due gli spazi pubblici. Invidiavo un po' quella casa con la doppia scalinata in cemento sommersa di piante che oggi è in cantiere di un condominio davanti alla scuola. La scuola non c'era all'inizio, solo un immenso prato dove un paio di volte l'anno si accampavano i giostrai e ci davano i gettoni omaggio per il calcinculo. Quindi non restava molto da fare il resto del tempo; e allora andavo davanti alle due vetrine sagomate a trapezio, con gli infissi in alluminio e mi aggiornavo sulle macchinine e sulle bambole. So che il pavimento dentro era uguale al nostro, a rettangoli blu e rosso bordati di bianco, ma so anche per certo di non esserci mai entrata. Ho un ricordo vago di qualcuno scacciato in malo modo una volta che eravamo già ai ferri corti e indebitati fin sopra il collo. Ma ho anche un ricordo più  di un'altra volta dell'Annita che mi saluta e mi parla sorridendo e io la guardo perplessa e impaurita e corro a dire a mia madre che la moglie del padrone mi ha parlato e lei dice che va bene. E io vado via poco convinta, perché non si fraternizza col nemico. 

Ma a quella bambola di pezza in tuta arancione volevo bene

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